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Appartengo a quel gruppo di artisti, o forse a quella generazione di artisti o popolo di artisti, poiché ce ne sono stati in ogni tempo, che pensano di poter cambiare il mondo in cui viviamo. E' quella che chiamo la partecipazione al sogno collettivo, cioe' ho l'impressione che in futuro l'arte sara' una partecipazione al sogno collettivo in un modo o nell'altro, oppure non sara' affatto e per quanto mi riguarda non e' un problema se l'arte esiste o no, purché la gente sia felice. Robert Filliou 1986 .


mercoledì 29 febbraio 2012

Idea Store




Idea Store, ovvero quando le amministrazioni illuminate incontrano persone creative.
In questo caso le amministrazioni sono inglesi e la creatività è quella di un piemontese.
In realtà quello che riportiamo oggi è già vecchio di qualche anno, sui giornali italiani si parlava di questo esperimento "Idea Store" nel 2007 e i titoli erano più o meno cosi: "Londra, la riscossa delle biblioteche. Grazie ad un italiano ora sono locali trendy".

Tower Hamlets è tra i 32 municipi di Londra, il più povero. Quart'ultimo nella graduatoria nazionale del reddito, ha oltre 200 mila abitanti piuttosto ammassati tra loro. Il 49% della popolazione è appartenente a minoranze etniche. Insomma una situazione difficile, come tante, troppe.
Qui un torinese, Sergio Dogliani, ha ideato un nuovo concetto di biblioteca pubblica, dove è possibile interagire in diversi modi, dove si può leggere, mangiare, riposare, giocare, imparare la lingua, ballare. Un Idea Store, appunto.


La prima cosa che Dogliani ha fatto quando ha avuto l'incarico, è stata quella di fare una indagine per capire cosa le persone si aspettavano da una biblioteca, e poi l'ha elaborata.
Partire cercando di capire cosa veramente le persone si aspettano, farli partecipi del progetto, osservare le dinamiche sociali che si sviluppano intorno al progetto, fa si che quel progetto sia vivo, pieno di persone che lo scelgono come luogo di incontro, di relax, di piacere.
Gli Idea Store sono diversi, dislocati in diversi punti di Londra ma maggiormente in luoghi difficili, in edifici nuovi studiati per comunicare qualcosa di positivo. Si scelgono materiali, colori, elementi di arredo, tutto studiato per comunicare un messaggio ben preciso, messaggio che viene recepito bene dalla collettività, che lo abita, lo preserva e conserva.


http://www.ideastore.co.uk/

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